Capitombolo per i mercati in questo avvio di settimana.
Piazza Affari in pole position ad aggiudicarsi il primato di negatività in Europa.
Le cause
In primis le preoccupazioni della Commissione Europea per le previsioni sul deficit italiano contenute nella nota di aggiornamento del DEF.
Ha risposto lo Spread BTP-BUND volato fino a quota 310 per poi chiudere a 306 punti base.
Di conseguenza, rendimento del decennale al 3,57%
Seconda conseguenza, tracollo dei titoli bancari.
Europa
Piangono anche i restanti listini europei che, oltre a risentire della situazione italiana, soffrono per il tracollo di stanotte della borsa cinese.
Wall Street
Anche la borsa americana viaggia in territorio negativo, trainata al ribasso dalle forti vendite di quella cinese, crollata per i timori sullo scontro commerciale con gli Stati Uniti.
Il tracollo cinese
Non sono solo i timori della guerra commerciale tra USA e Cina a tenere banco.
Il tonfo di Shanghai di questa notte è stato dovuto anche dalla decisione della Banca Centrale Cinese di tagliare le riserve obbligatorie dei principali istituti di credito.
Mossa, quella cinese, giustificata dal trend di vendite globali delle ultime sedute e dai timori di un peggioramento dei rapporti tra Washington e Pechino.
Non aiuta certamente il recente scandalo, già trattato in un precedente articolo, sui presunti micro-chip spia cinesi inseriti nei server di alcune delle più grandi aziende americane del tech.
Uno spiraglio di luce dal Brasile
Rialza la testa la Borsa brasiliana, dopo il primo turno delle presidenziali, che vede il candidato di estrema destra Bolsonaro in forte vantaggio.
Vola sia la Borsa, sia il real brasiliano nei confronti del dollaro americano.
Il 28 ottobre Bolsonaro si confronterà al ballottaggio con Haddad, a detta di tutti l’erede diretto del vecchio presidente Lula.
Bolsonaro si presenterà forte al secondo round, dal momento che il suo avversario è arrivato al primo turno secondo, con un forte distacco.
Cambi e Petrolio
L’Euro scivola sotto quota 1,15 sul dollaro.
Le cause del deprezzamento dell’Euro nei confronti del dollaro sono da imputare alla situazione italiana ancora difficile e alla possibile accelerazione della dinamica di rialzo dei tassi americani, dovuta alla florida situazione dell’economia statunitense.
Arretra il petrolio, con il WTI a 73,84 dollari al barile e il Brent sotto gli 85 dollari, a 83,46.
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