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Borse deboli con lo spread che tenta di ritracciare, chiudendo appena sotto i 280 punti base.

Rimane la tensione per la manovra finanziaria italiana, nonostante vi siano degli aggiornamenti positivi, con previsioni in calo del deficit per il 2020 e il 2021.

Oggi il mercato obbligazionario globale è stato influenzato dalle parole di Jerome Powell, governatore della FED, che ha fatto intuire la possibilità di un’intensificazione nel processo di rialzo dei tassi di interesse americani.

Cambi e America

Le parole del Governatore hanno portato il rapporto Euro su Dollaro a bucare al ribasso la soglia dell’ 1,15 per poi risalire in area 1,1515.

Le prospettive di incremento dell’economia americana rimangono forti, con la pubblicazione di dati macro che evidenziano espansione.

Attendiamo la giornata di domani per vedere come si concluderà la settimana dei mercati.

Occhi aperti sul nostro Paese

 

 

Il punto sulla giornata

I mercati Europei si sollevano nel finale di giornata grazie ai nuovi record statunitensi registrati sulle previsioni del PIL trimestrale sopra le attese.

A Milano prosegue la sofferenza di Atlantia e del comparto bancario seguito dalle utility, mentre la maglia nera viene conquistata dal titolo Telecom Italia, raggiungendo i livelli di borsa del 2013. Maglia rosa invece viene assegnata al titolo Ferrari che festeggia la prossima quotazione della sorella Aston Martin sul listino londinese, prevista per ottobre di quest’anno.

Fuori dalle Blue Chips si sottolinea lo scivolone di Brunello Cucinelli nonostante i buoni risultati aziendali e il proseguimento del rally di Juventus.

La peggiore d’Europa è stata Madrid con il crollo in borsa di Inditex, società controllante la catena Zara.

Debolezza sulle TLC.

Per quanto riguarda il cambio Euro/Dollaro, si registra il rientro dentro quota 1,16, mentre l’oro nero riprende il rialzo, sostenuto dal dato debole sulle scorte di petrolio negli Stati Uniti.

Importante il dato sull’asta BOT odierna dove sono stati assegnati 6 miliardi di titoli a scadenza semestrale con un rendimento che torna positivo a 0,438%.

Infine lo Spread scende leggermente rispetto a ieri a 280 punti base, confermando il rendimento del decennale al 3,18%

 

Una Buona serata a tutti

 

Matteo Bagno