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Il rientro anticipato a Roma del Ministro Tria confonde i mercati, portando in altalena Piazza Affari.

Spread a 283 punti base.

Milano che passa da guadagnare più di un punto percentuale in mattinata, a chiudere la seduta perdendone mezzo.

Bancari in sofferenza nel finale, solo il comparto petrolifero salva la giornata da una debacle come quella di venerdì scorso.

Tria ci prova a rasserenare gli animi in Europa, cercando di spiegare le motivazioni di una manovra che poco piace alle istituzioni europee.

Per Tria, che parla a nome di tutto l’esecutivo, il pareggio di bilancio rimane l’obiettivo dell’Italia.

Nessuno vuole sfidare l’Europa, spiega il ministro, ma per raggiungere gli obiettivi prefissati bisogna dare tempo al tempo e permettere che l’Italia ricominci a crescere e per farlo, è necessaria una manovra aggressiva.

L’America vola con il nuovo Nafta

Prosegue l’anno d’oro di Wall Street, sospinta ancora una volta al rialzo grazie questa volta al nuovo accordo sul Nafta raggiunto tra Stati Uniti e Canada.

Si passa dal vecchio NAFTA del ’94 al nuovo USMCA che, a detta di Trump, sancisce futuri scambi commerciali tra Messico, Stati Uniti e Canada per 1200 miliardi e si profila a diventare il miglior accordo mai siglato nella storia dei tre paesi.

Cambi e Petrolio

Euro scambia ad 1,1582 sul dollaro mentre il petrolio a 83,31 dollari al barile e a 73,73 il Brent.

In questo mercoledì di borsa i mercati vengono sostenuti dal settore minerario, dal comparto auto e dai bancari.

La guerra dei dazi tra USA e Cina sembra non spaventare.

Anzi, Wall Street sfreccia alla ricerca dei massimi dell’anno, con il Nasdaq tuttavia debole, appesantito dalla guerra commerciale e dalla ricerca di un accordo sostitutivo al Nafta con il Canada.

Lo sprint bancario di Piazza Affari

A Milano le banche proseguono il loro rally, noncuranti della correzione dei Btp.

Lo spread tra il nostro decennale e il Bund tedesco si riporta a quota 220 punti base dopo aver toccato i minimi nella seduta di ieri, dall’insediamento del nuovo governo.

Il rendimento si attesta al 2,68% su base annua

Cambi e petrolio

Il cambio euro/dollaro americano rimane stabile, con la moneta unica europea poco sotto l’1,17.

Il petrolio prosegue i rialzi, sostenuto oggi dal dato in calo delle scorte negli USA.

La riunione della BoJ

Nulla di nuovo sul fronte giapponese.

La Banca Centrale del Giappone ha deciso, come previsto, di mantenere una politica monetaria ultra accomodante, decidendo di mantenere i tassi di interesse bassi per un periodo ancora lungo.

Tra i motivi più rilevanti di questa decisione vi è la politica protezionistica di Trump.