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Trumpismo.

Solo un neologismo oppure una politica pericolosa?

Non c’è dubbio che le decisioni e le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti inizino a creare turbolenze.

La continuazione della guerra commerciale con la Cina e gli attacchi nei confronti della Fed hanno portato prima le borse asiatiche, poi l’Europa e nel pomeriggio Wall Street, a perdere terreno.

Prosegue la crisi italiana

Non si arrestano i disagi italiani generati dalla manovra finanziaria ostile all’Europa.

Lo spread è risalito in giornata a 310 punti base, rallentando sul finale a 305.

Lo scenario complesso del debito italiano, che vede i rendimenti dei Titoli di Stato lievitare, hanno permesso al Tesoro di collocare 6,5 miliardi di bond a tassi che non si vedevano dal 2013.

Cosa si vende in Europa

I listini europei vedono scendere le quotazioni ai minimi da 20 mesi.

Vengono venduti il comparto del lusso a piene mani, il settore del risparmio gestito che vede cali di raccolta a causa degli scarsi rendimenti da inizio anno, il settore auto e gli energetici, zavorrati dal calo del prezzo del petrolio, sceso stamani per l’aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti.

Si deprezza anche il dollaro, riportando il cambio con l’euro sopra l’1,15.

Dati USA sotto le previsioni degli analisti

Sono cresciute più del previsto le richieste di sussidi di disoccupazione negli States.

I prezzi al consumo invece sono cresciuti meno delle stime.

Come comportarsi in uno scenario difficile

La parola d’ordine deve essere sempre la stessa: nervi saldi.

Non farsi prendere dall’emotività ma sfruttare le occasioni che questo momento ci sta regalando.

Tendenzialmente si è propensi a comprare quando le cose vanno bene e a vendere per lo spavento quando la situazione sembra critica.

Nulla di più sbagliato.

La storia ci insegna che ne abbiamo viste di peggio, e chi rimane investito e addirittura incrementa i suoi investimenti nei momenti di burrasca, è vincente.

I primi anni 2000.

L’inizio della peggior crisi finanziaria del nostro secolo nel 2008.

Lo spavento del default del nostro Paese nel 2011.

Tutti avvenimenti che ci hanno dimostrato che dopo la tempesta arriva il sereno.

Solo chi ha un bravo timoniere al proprio fianco è in grado di raggiungere il porto sano e salvo.

Non buttiamoci a mare in balia delle onde, affogando miseramente.

Navighiamo sempre con la barra dritta.

Cerchiamo di voler bene al nostro denaro.

 

 

 

 

 

Il rientro anticipato a Roma del Ministro Tria confonde i mercati, portando in altalena Piazza Affari.

Spread a 283 punti base.

Milano che passa da guadagnare più di un punto percentuale in mattinata, a chiudere la seduta perdendone mezzo.

Bancari in sofferenza nel finale, solo il comparto petrolifero salva la giornata da una debacle come quella di venerdì scorso.

Tria ci prova a rasserenare gli animi in Europa, cercando di spiegare le motivazioni di una manovra che poco piace alle istituzioni europee.

Per Tria, che parla a nome di tutto l’esecutivo, il pareggio di bilancio rimane l’obiettivo dell’Italia.

Nessuno vuole sfidare l’Europa, spiega il ministro, ma per raggiungere gli obiettivi prefissati bisogna dare tempo al tempo e permettere che l’Italia ricominci a crescere e per farlo, è necessaria una manovra aggressiva.

L’America vola con il nuovo Nafta

Prosegue l’anno d’oro di Wall Street, sospinta ancora una volta al rialzo grazie questa volta al nuovo accordo sul Nafta raggiunto tra Stati Uniti e Canada.

Si passa dal vecchio NAFTA del ’94 al nuovo USMCA che, a detta di Trump, sancisce futuri scambi commerciali tra Messico, Stati Uniti e Canada per 1200 miliardi e si profila a diventare il miglior accordo mai siglato nella storia dei tre paesi.

Cambi e Petrolio

Euro scambia ad 1,1582 sul dollaro mentre il petrolio a 83,31 dollari al barile e a 73,73 il Brent.